Il 25% dei defibrillatori semi automatici
dislocati sul territorio provinciale staziona nel Comune di Bondeno. Il dato
emerge dal convegno “Il defibrillatore negli impianti sportivi e nei luoghi
pubblici: sviluppi nella lotta alla morte improvvisa negli atleti e nei
soggetti sani” tenutosi questa mattina presso la Sala dei Comuni del Castello
Estense e organizzato da 118 Ferrara Soccorso, con il supporto di alcuni
partner e il patrocinio, fra gli altri, della Provincia, del Comune, dell’Asl
di Ferrara e dell’Azienda ospedaliera S.Anna.
Il convegno – che ha avuto tra i relatori autentici
luminari in materia quali Riccardo Cappato e Francesco Furlanello,
rispettivamente, direttore del Centro di Elettrofisiologia ed Aritmologia e consulente
senior del Policlinico San Donato di Milano – ha messo in luce anche l’impegno
di alcuni medici di primo soccorso del territorio impegnati ad attuare il
progetto interaziendale “Il Tempo è Vita”. Progetto finalizzato alla diffusione
capillare di una rete di defibrillatori
semiautomatici utilizzabili anche da
personale "non sanitario", con l’intento di accorciare i tempi di
intervento in caso d’insorgenza dell’arresto cardiaco e in attesa dell’arrivo
dell’ambulanza. Ma in cui anche la formazione all'utilizzo e la gestione ordinaria e straordinaria di tali apparecchiature sanitarie risulti decisiva.
Sullo sfondo il modello
piacentino di gestione coordinata del soccorso in caso di arresto cardiaco che
affonda le radici nel progetto “Il Cuore di Piacenza”, alla cui attuazione occorre
una collaborazione efficace tra enti, istituzioni e settore non profit,
obiettivo prioritario nel caso di potenziamento di quello ferrarese.
Mai come ora il ruolo dell’associazionismo
diventa essenziale, in una fase storica in cui cala la fiducia dell’opinione
pubblica sull’organizzazione partito/sindaco, ma soprattutto mai come ora “giocare
a far squadra” diventa centrale in seno ad una comunità. Anche oggi a Ferrara
erano presenti i rappresentanti locali del mondo sportivo, del distaccamento dei
Vigili del Fuoco volontari e delle forze dell’ordine. Una risorsa per il
territorio bondenese che sempre più richiede a tutte le forze politiche uno
sforzo atto a garantire stabilità, continuità e saggezza nella gestione della
cosa pubblica, senza inutili protagonismi che nuocciono soltanto alla soluzione
dei problemi nel periodo post emergenza sismica e in un contesto di pesante
debito pubblico e di tasso disoccupazione sempre più in crescita.
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