mercoledì 5 dicembre 2012

A PROPOSITO DI SPESA SANITARIA: DALL'INTERVENTO DI MAURO BERRUTO, CT DELL'ITALVOLLEY, SU UN QUOTIDIANO NAZIONALE

www.mauroberruto.com  
Mauro Berruto, attuale ct della Nazionale maschile di pallavolo, merita una citazione per l'impegno sociale e professionale profuso anche fuori dai parquet. Il tecnico piemontese, classe 1969, ne ha dato testimonianza più volte facendosi portabandiera di iniziative concrete finalizzate alla maggior diffusione della pratica sportiva (vedi, fra l'altro, il link seguente): 

http://www.youtube.com/watchfeature=player_embedded&v=4hPMizdt6uw



In un articolo apparso il 3 dicembre scorso sul quotidiano "La Stampa", Berruto è intervenuto a proposito della sanità pubblica - tema caldo di questi giorni dopo la dichiarazione del premier Monti - evidenziando che la pratica sportiva è strumento potentissimo d'intervento per la riduzione della spesa sanitaria nazionale. 

Si tratta dell'ennesimo, ulteriore e velato appello, sempre apprezzato, naturalmente, ma finora mai accolto fino in fondo dai decisori politici, parlamentari e di governo, nell'ultimo ventennio. L'appello s'è elevato da enti, istituzioni, studiosi, medici, scienziati, dirigenti, operatori sanitari. E anche da Ferrara, laddove esistono autorevoli centri studi e dipartimenti universitari ad hoc, il richiamo è stato forte, soprattutto sull'attività motoria come strumento di terapia e di prevenzione. 

[A lato, di seguito, compare infatti il grafico (fonte: Coni da ricerche Istat/Censis) che fotografa sui due punti (pratica sportiva, da una parte, e attività fisica e motoria, dall'altra) la situazione italiana al 2010. La base sulla quale vengono calcolate le percentuali è di 58 milioni 285 mila cittadini al di sopra di 3 anni. I dati fanno sperare in prospettiva: la percentuale di coloro che non praticano alcuna attività fisica e sportiva è del 38,3%, in graduale calo nel quinquennio 2006-2010]. 

"Per affrontare questo tema - ha dichiarato il ct azzurro sul quotidiano La Stampa di lunedì 3 dicembre - serve oggi uno sguardo orientato al futuro, che provi a vedere quello che altri non vedono: chi si concentra sui problemi non vede mai le soluzioni! Esiste uno strumento potentissimo, un farmaco miracoloso: la pratica sportiva. Se un'azione politica, che è l'arte del definire la gerarchia delle cose importanti, considerasse le migliaia di pagine di evidenze scientifiche che dimostrano che una regolare pratica sportiva riduce l'incidenza e i relativi costi delle più classiche patologie del terzo millennio in maniera quantificabile, la soluzione sarebbe evidente".

La relazione fra investimento in pratica sportiva e conseguente risparmio del servizio nazionale è un dato scientifico, secondo il parere del coach dell'Italvolley, "un euro investito ne fa risparmiare almeno tre, nel lungo periodo, al sistema sanitario nazionale". 

Poi, il trainer, prosegue: "Oggi si parla di tagli lineari o di tasse sulle bibite gassate ma il vero investimento sul nostro futuro è quello di appassionarci, insieme ai nostri figli, all'attività fisica come consuetudine quotidiana. Succede, senza andare troppo lontano, in tutti i Paesi scandinavi. Sarà un caso che questi sono fra i pochi Stati europei con la AAA delle agenzie di rating? Immaginate la bellezza di una via italiana al wellness, fondata sui principi della nostra cultura alimentare e dello sport praticato, non solo guardato.  Il nostro Paese avrebbe le caratteristiche per diventare una start-up mondiale, un punto di riferimento globale. Serve un atto rivoluzionario che collochi l'educazione alla pratica sportiva nella gerarchia delle cose importanti a partire dalla scuola primaria, il luogo dove si imparano le passioni. Una regolare attività fisica non è oggi solo un atto individuale". 

"E' dovere civile - prosegue Berruto - esprime rispetto nei confronti della comunità. E' il modo più efficace di difendere il nostro diritto costituzionale alla salute. Il parametro per misurare il grado di civiltà di un paese è l'eccellenza che si vede nei suoi ospedali, scuole e nello sport. Potremmo essere quel tipo di Paese, se solo lo credessimo e volessimo. Lo sport è strumento di socializzazione, integrazione, è palestra di regole, scuola di fatica, disciplina, merito. Tutti d'accordo: queste sono parole chiave di cui oggi l'Italia ha fame".

"Tuttavia - conclude - c'è una novità dirompente: lo sport è un investimento economico che può salvare il nostro sistema sanitario nazionale. Non c'entrano, per una volta, le parole agonismo, prestazione, vittoria: saranno meravigliosi effetti collaterali di un numero aumentato di sportivi praticanti. La priorità è migliorare il nostro capitale umano e convincerci che l'ennesimo Rinascimento del nostro Paese, in termini economici ed emozionali, passerà anche attraverso la cultura sportiva".


Grazie ancora coach per il messaggio intriso di speranza e positività! 


Di seguito il link al manuale "L'esercizio fisico come farmaco" - a cura del prof. Francesco Conconi.


http://www.ulss13mirano.ven.it/media//ulss13/documenti/guadagnare_salute/LIBRETTO-Lesercizio_fisico_come_farmaco.pdf

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