"Grazie a lui San Giovanni in Persiceto è nel mondo" titolava giorni addietro il fascicolo sportivo di una nota testata giornalistica nazionale. Il riferimento era alla straordinaria impresa di Marco Belinelli, vincitore della gara del tiro da tre punti, nel prologo dell'annuale rassegna delle stelle del campionato professionistico statunitense (NBA) centrata sulla sfida fra Est-Ovest. Marco è un talento che ha avuto la volontà di migliorarsi assecondando le sue doti ma che ha avuto dalla sua - negli anni dello sviluppo - tecnici bravi e preparati anche se non allenano il settore giovanile di un grande club e neppure il centro minibasket affiliato al sodalizio più prestigioso di una metropoli. Il riferimento è a Stefano Bergamini, tecnico originario di Bondeno, che ha avuto Belinelli tra le fila della Vis Basket di San Giovanni in Persiceto poco meno di una ventina d'anni fa, prima di passare alla Virtus Bologna in età adolescenziale. Inutile negare, senza entrare in dettaglio, che la preparazione tecnica, di base e specialistica, di coloro che hanno il difficile compito di allenare ed educare allo stesso tempo abbia inciso nel percorso cestistico di Belinelli e che proprio la formazione degli allenatori/istruttori/maestri/educatori abbia un peso non indifferente nello sviluppo organizzativo di un'associazione sportiva di base. Soprattutto quando fa leva sulla forza di un "sistema locale" e di centri sportivi d'eccellenza che hanno il compito di accompagnare i giovani talenti verso le mete dei grandi club. Allora grazie a Belinelli per le sue imprese e grazie Stefano, perché una piccola pietra nella "costruzione dell'edificio" ce l'hai messa anche tu!
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