martedì 11 febbraio 2014

SPORT E' "ENERGIA" - Efficienza energetica negli impianti sportivi


In un quadro regionale che vanta una discreta dotazione di strutture sportive, superiori di certo alla media nazionale, ma i tre quarti delle quali costruite prima del 1990, secondo dati Regione Emilia Romagna, diventa d’attualità il tema dell’efficienza energetica negli impianti sportiviSoprattutto quando la proprietà di essi è per i due terzi in mano pubblica e circa un terzo del totale è invece privata; e, in fatto di gestione, solo il 21% delle strutture sportive è preso in carico dal settore pubblico

Se l’utilità sociale viene spesso garantita attraverso l’affidamento della gestione, nella maggioranza dei casi, all’associazionismo sportivo dilettantistico, ecco che l’attenzione riposta al risparmio energetico sarà in futuro ancora più stringente. Perché spesso i gestori si confrontano con strutture che necessitano di opere di ristrutturazione/ampliamento oppure con costi pari mediamente anche a 20 mila euro a stagione di bollette elettriche e di riscaldamento, come nel caso di un “pallone pressostatico” nel Nord Italia. 

Puntare anche a rendere energeticamente sostenibili gli impianti esistenti oltre a progettare i nuovi con criteri di modernità significa accrescere l’efficienza gestionale. Con buona pace delle associazioni sportive alle prese con entrate da sponsorizzazione sempre più incerte. 

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